Abbiamo ricevuto un commento interessante sul nostro blog da parte di una lettrice. Ci chiede se ci siano controindicazioni per un ciclo di trattamenti di tre sedute con Aqualyx. Per chi non conoscesse questo prodotto, si tratta di un presidio medico che può essere iniettato nello strato di grasso sottocutaneo per sciogliere le cellule adipose che lo compongono. Questa tecnica si chiama “intralipoterapia”, anche se molti la chiamano “liposuzione non chirurgica”. Si tratta di una tecnica molto utile per chi ha delle adiposità localizzate da rimuovere, ovvero piccole aree del corpo su cui si è accumulato del grasso indesiderato.
Aqualyx è una sostanza utilizzata per eseguire l’intralipoterapia, ed ha degli studi molto ampi e molto dettagliati a supporto del suo funzionamento. Oltre ad essere molto utilizzata nel mondo, ci piace anche ricordare che si tratta di una tecnologia nata in Italia da un’idea del dott. Motolese. Ormai sono diversi anni che questo prodotto viene utilizzato, ma online manca ancora un chiarimento completo delle sue potenziali controindicazioni. Per questo, anziché rispondere solo in privato alla nostra lettrice, abbiamo deciso di scrivere una guida che possa essere utile a tutti.
Le controindicazioni di Aqualyx
Partiamo dicendo che durante il trattamento non ci sono rischi particolari, se escludiamo le rarissime avversità che riguardano qualsiasi sostanza Non è nemmeno granché doloroso, anzi: l’ago si sente a malapena, ma è possibile che nei minuti successivi si avverta fastidio nella zona trattata. Le nuove formulazioni del prodotto hanno comunque drasticamente ridotto il fastidio post-trattamento, che ora è diventato praticamente indolore. In ogni caso, è possibile che nei primi 2-3 giorni ci si senta un pochino indolenziti nella zona dove sono state praticate le iniezioni. Si può anche avvertire un certo effetto diuretico, è del tutto normale.
Nella maggior parte dei pazienti la zona rimane un pochino gonfia nelle 48-72 ore successive, anche questo è normale e anche in questo caso non c’è da spaventarsi. Possono presentarsi talvolta dei piccoli eritemi o delle ecchimosi: nuovamente non c’è nulla di cui preoccuparsi, anche se chiaramente non è la cosa più piacevole che ci sia. In tre giorni, comunque, tutti questi effetti di norma sono spariti e di conseguenza la zona ritorna al suo stato iniziale mentre Aqualyx svolge la sua azione lipolitica.
Se il trattamento viene eseguito su un paziente che non ha una condizione pregressa tale da impedire lo svolgimento sicuro della pratica, non c’è nient’altro da segnalare. Solitamente non viene nemmeno utilizzato un anestetico locale, ed il trattamento dura molto raramente più di mezz’ora. Rientra sicuramente nella lista di pratiche che possiamo considerare molto sicure e con pochissime controindicazioni.
A chi è sconsigliato
Come abbiamo visto, il trattamento è praticamente privo di controindicazioni per i pazienti che non hanno delle condizioni mediche tali da impedirne una pratica sicura. Esiste tuttavia un piccolo di condizioni che rendono migliore la scelta di evitare Aqualyx:
- Pazienti con problemi gravi a reni e fegato
- Persone che hanno gravi problemi di tiroide
- Donne incinte
- Pazienti con problemi di coagulazione sanguigna
In ogni caso è sempre meglio sottoporsi ad una prima visita di valutazione presso il proprio medico estetico di fiducia.
Lo studio Papini è sempre ben felice di accogliere i pazienti per una prima visita gratuita e senza impegno, dove potremo parlare in modo personalizzato di Aqualyx: per prenotare un appuntamento è sufficiente utilizzare i recapiti della pagina contatti.